L' Ansalorenz tipo 3 del 1929 è un apparecchio estremamente raro; ad oggi non ne conosco altri esemplari.
Nel 1929 vinse una medaglia d'oro ad un concorso a Padova ma certamente non ebbe il successo sperato in quanto già alla fine del 1929 la Casa Genovese , iniziò a produrre la AL 44 che ne rappresentò il perfezionamento.
Il mobile consiste in una cassettina metallica dalle forme estremamente squadrate e dal colore bordeaux scuro martellato, tipico della produzione Ansaldo.
Consta di soli tre comandi, le due scale di sintonia manovrabili a mezzo due rotelle frontali e la manopola sottostante del volume. Per mettere i funzione la radio bastava inserire la spina nella presa di corrente; non avevavo pensato di equipaggiarla con un interruttore.
In questa locandina (l'unica esistente per questo apparecchio) è indicato il premio vinto al concorso di Padova
Il numero di serie, 17, appare stampigliato sia sul bordo interno che sul bordo esterno della basetta su cui poggia il mobile metallico. Infatti per "aprire" la radio basta svitare quattro viti poste al di sotto dell'apparecchio e sollevare il mobile metalico. Il telaio resta ancorato alla basetta.
Ecco lo stesso numero di serie riportato all'interno
Vista posteriore del mobile; tramite l'apertura di un sportellino si poteva accedere al vano valvole. Lo stesso sportellino si richiudeva ruotando una manopolina metallica che incastrava una linguetta nel bordo metallico dell'apertura.
Lo chassis di questa radio è certamente una vera opera d'arte dell'ingegneria elettronica dell'epoca.
Le valvole (come per la 44) sono innestate in una basetta pre-forata tranne che per la 80 per la quale è stata progettata una basetta sospesa su quattro bulloncini.
Vista frontale dello chassis, ove si può ammirare la disposizione dei componenti nonché le due bobine poste ai lati delle due scale, bobine tipiche delle radio anni 20.
In questa immagini si può ammirare il gruppo condensatori; trattasi di molteplici condensatori raggruppati in un unico insieme quasi a formare un mosaico
Particolarissimo il sistema di regolazione del volume realizzato con lamelle che s'intersecano tra loro alla rotazione della manopola, come fosse quasi un variabile
Vista dei condensatori marcati Ansaldo; a differenza dei condensatori successivi su cui il logo Ansaldo veniva stampato, su questi primi il medesimo logo era inciso nell'alluminio.